sabato 1 maggio 2010

L’avventuroso 6: arriva Mandrake! (1935 – terza parte)


1935


La grande novità del 1935 è l’arrivo di un nuovo, epocale personaggio:


Sul n. 15 de L’avventuroso, a pagina 6, al posto della appena conclusa storia di Scudellari Dal deserto alla giungla, appare la clamorosa sequenza iniziale di Mandrake di Lee Falk e Phil Davis:



Mandrake The Magician, uscito negli Stati Uniti l’11 giugno 1934, quindi da appena sette mesi, è una serie di concezione nuova: Lee Falk e Phil Davis sono abili nel creare un mix di esotismo, intrigo e avventura e ad innestarvi l’erotismo e l’horror, in parti perfettamente dosate tra loro.


Mandrake, fra il gennaio e il marzo del 1935, sotto l’apparenza di fumetto elegante e raffinato, lontano dal brutale realismo di Radio Patrol e anche di X9, spara potenti bordate contro il perbenismo. Certe sequenze, specie della seconda storia, Il mistero della casa da giuoco, sono addirittura morbose:






Le capacità visionarie degli autori, specie in queste prime storie, sono straordinarie. Mandrake è un mago a tutto tondo, in grado di evocare i morti (altro che Harry Potter!):





Mandrake, come la mitica maga Circe, trasforma gli uomini in animali, e viceversa:






Gli uomini senza volto della storia d’esordio sono fra le figure più inquietanti del Fumetto degli anni Trenta:



Nella serie c’è un erotismo forse meno esplicito di quello raymondiano, ma di estrema suggestione:







Anche Mandrake, nei primi mesi del 1935, non è esente da censure. Ne fa le spese soprattutto Narda (aka Daran), la protagonista femminile della serie, uno dei più notevoli characters del fumetto statunitense. Ma stavolta non è solo il caso di mise femminili troppo provocanti: nel link postato l’altra volta, ho raccontato la storia di un incredibile caso, quello della sequenza degli scheletri:



Ma le censure di Mandrake sono molte altre, ed è incredibile che manchi ancora oggi un’edizione degna di questa serie. Persino l’edizione Comic Art degli anni Ottanta, infatti, per queste prime storie ricorre alle pagine de L’avventuroso, quindi con tutti i tagli e gli adattamenti.

Possiamo solo immaginare come dovevano essere, in originale, vignette come questa:


Il mostro del passo Tanov, la terza storia, è una rivisitazione del Frankenstein cinematografico di James Whale (1931):



Mandrake, in frac e cilindro anche nel deserto, è talmente improbabile – consapevolmente – da raggiungere vette di pura poesia. È avventuroso come e più di Jim della Giungla, metropolitano come Radio Patrol, e allo stesso tempo leggero ed elegante proprio come Fred Astaire:


Splendidamente disegnato da Davis in stile raymondiano, ma molto autoironico, a differenza di quello del cartoonist di New Rochelle, Mandrake è immediatamente un successo straordinario, rafforzando il primato assoluto de L’avventuroso fra i periodici a fumetti italiani. Non c’è storia: almeno fino al 1937, perfino Topolino vivacchia all’ombra del giornalone nerbiniano, con svariate centinaia di migliaia di copie di differenza! Mario Nerbini può permettersi addirittura di ridurre le pagine de L’avventuroso da otto a sei, lasciando invariato il prezzo!


In questo periodo spariscono da L’avventuroso anche i copyright originali. È difficile pensare che si tratti di un tentativo di Nerbini per mascherare l’origine americana dei fumetti pubblicati. In ogni caso, qualcosa evidentemente si muove, e d’altra parte sarebbe difficile pensare il contrario. L’avventuroso non può non scandalizzare genitori, insegnanti, gerarchie ecclesiastiche, fino ai censori ministeriali. Mario Nerbini, forte delle sue “conoscenze”, va avanti a testa bassa.



8 commenti:

  1. Thanks a lot. I love your blogs, expecially Loana's.

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  2. Nice post, love it !
    Peder J Bjorkmann (the clay camel at http://www.keela-wee.org)

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  3. Hello, Peder.
    Thank you very much. Beautiful (and interesting) site, Xanadu! Feel free to use my photograps, if you like them. I'll return on Mandrake in the next future, because, as you know, in Italy we have a huge amount of publications with our beloved magician...
    Please forgive my english. I'm sorry I can't translate my blog...

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  4. ciao, io frequento un corso di restauro di materiale archivistico e librario e per il mio lavoro di tesi sto restaurando alcuni numeri de "l'avventuroso" (anni dal '36 al '38). ho letto alcuni degli articoli del tuo blog perchè volevo informarmi sulla storia di questo fumetto e li ho trovati molto interessanti. posso chiederti se per caso conosci un libro che potrei leggere per informarmi sulla sua storia e il suo rapporto con il regime? mi sarebbe molto utile.
    grazie
    angelica

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    1. Ciao! Non posso che consigliarti di cercare in biblioteca (purtroppo in libreria è esauritissimo) il saggio "Eccetto Topolino" (ediz. NPE), di Gadducci-Gori-Lama. Ci potrai trovare in sintesi la storia de "L'avventuroso" ma anche di tutte le testate consimili e la cornice storico-politica con dovizia di documentazione in massima parte inedita. Buon lavoro!

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  5. ciao, sono una studentessa di un corso di restauro archivistico e librario e per il mio lavoro di tesi sto restaurando dei numeri de "l'avventuroso" (anni dal '36 al '38). nella tesi dovrò inserire una parte relativa anche alla storia dell'opera quindi ho iniziato ad informarmi leggendo alcuni dei tuoi articoli e li ho trovati molto interessanti. vorrei sapere se esiste per caso un libro valido ed esaustivo che racconti la storia di questo fumetto e il suo rapporto con il regime perchè ormai mi interessa anche a livello personale e a prescindere dal lavoro di tesi...
    ti ringrazio
    angelica

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  6. Questo è il link del blog dedicato al saggio: http://eccettotopolino.blogspot.it/

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